Cattolicesimo e Islam:
per passare dai monologhi al dialogo
Conferenza di don Mario German
DAL MULTICULTURALISMO ALL'INTERCULTURALITÀ
Apro questa seconda parte del nostro incontro con una
provocazione riguardante il dialogo, le possibilità di
dialogo, la natura che deve avere il dialogo con l'Islam,
della nostra civiltà occidentale e della nostra
religione cristiana cattolica. La provocazione sta nel
concetto di Eurabia . Sappiamo che questa parola fu
inventata da Oriana Fallaci con due testi; lei scrisse "
La rabbia e l'orgoglio " nel 2002 e " La forza
della ragione " nel 2004. In questi due testi parlava di
Eurabia intendendo dire (riassumo) che l'Europa già
è controllata e dominata dall'Arabia e dall'Islam in
genere, non tanto perché ci sono degli avamposti
militari come potevano esserci durante le guerre che,
storicamente, l'occidente ha sostenuto per difendere la
propria autonomia dagli attacchi invasori dell'Islam. Non ci
sono avamposti islamici alle porte di Vienna, ne ci sono in
Spagna, degli islamici che ci stanno per conquistare
militarmente, però di fatto constatiamo che in occidente
c'è paura, una paura in qualche modo autoindotta oltre
che eteroindotta. Indotta dagli islamici stessi con il loro
terrorismo, che si esercita anche nei nostri paesi, per cui,
morale della favola, anche l'Europa è ormai una delle
provincie dell'Arabia, intesa come Islam. Per questo noi
abbiamo paura di dire cose di un certo tipo, ci limitiamo
nell'esprimere liberamente dei giudizi, anche negativi,
sull'Islam e se qualcuno non lo fa viene dichiarato razzista.
Cioè siamo in regime di Eurabia, dove l'Europa è
colonizzata, è dominata, tramite la paura ed altri
meccanismi sociologici o psicologici, dall'Arabia e
dall'Islam. In un certo senso questa idea, questa categoria
mentale della Fallaci non è così stupida come
può sembrare. Alludevo prima al discorso
dell'islamofobia e di tutte le attenzioni, fors'anche
esagerate, al linguaggio politically correct che si
dovrà avere nei confronti dall'Islam; perché non
nei confronti del cristianesimo, allora? E invece no! Non si
parla di cristianofobia, eppure esiste la cristianofobia oggi
come oggi. Cioè, ci sono degli attacchi alle chiese
cristiane, non solo alla cattolica, ma alle chiese cristiane
in genere, attacchi che si sviluppano su più piani;
pensiamo a Dan Brown con il Codice da Vinci, che, ho capito
che era un romanzo, ma nella sua prima edizione a pagina 7 si
diceva chiaramente che tutte le cose riportate in questo
romanzo erano vere e documentate, inventata era solo la
trama, ecco perché, tanti sono rimasti sconcertati,
infatti tanti cristiani hanno cominciato a dubitare della
veridicità dei Vangeli, per esempio. Quindi attenzione,
perché, anche attraverso la letteratura, si formano idee
e convinzioni. Nessuno si è levato per bloccare la
pubblicazione di questo romanzo, che peraltro è
diventato anche un film, nessuno, intendo dire, quindi manco
la Chiesa, cioè la Chiesa non ha chiesto di ritirare dal
commercio questo romanzo. Perciò il concetto di Eurabia
ci deve fare venire un dubbio.
Adesso vi dico il motivo per cui non ho potuto portare
Mohamed, perché ha a che fare con questa cosa qui. Voi
dovete sapere che a Genova, ma anche da altre parti ormai, la
diffusione di islamici è tale, per cui questi possono
addirittura creare delle comunità interne nel nostro
territorio italiano, delle comunità dove vige la loro
regola, la loro legge privata senza alcuna comunicazione con
il nostro modo di fare, con le nostre autorità civili.
Cosa centra Mohamed con questo? c'entra perché, a parte
il problema di lavoro, ha avuto in realtà un
ripensamento, io ho cercato di convincerlo, e mi dice: "ma se
in quel convegno ci fosse una persona islamica (e lui è
islamico), io ho paura a parlare in modo moderato". Ha paura
a parlare in modo moderato stando qui in Liguria, io potrei
capire uno che ha paura ad apparire conciliante in Algeria o
in Giordania; siamo a questo livello!
Allora io voglio raccontarvi quello che succede a Mazara
del Vallo (Trapani) cose di cui nessuno fa riferimento,
né nella stampa locale, né nazionale, e quello che
sto per dire, vedrete che vi farà accapponare la pelle
perché questa è proprio la censura a cui siamo
sottoposti dai mezzi di informazione, una censura più
pesante di quella che già sappiamo esserci e di quello
che crediamo che ci sia. A Marzara del Vallo, dovete sapere,
ci sono circa 70.000 abitanti, c'è questa grande
industria della pesca che ormai è tutta in mano ai
tunisini, ma fin qui, va bene: sono quelli che hanno voglia
di lavorare in questo campo, però, attenzione, già
dalla fine degli anni '70, quindi non è una notizia
fresca che i mass media magari non hanno avuto il tempo di
comunicarci, dalla fine degli anni '70 i tunisini vivono in
quartieri propri, si reggono sulle leggi tunisine nel
territorio italiano, questo è un crimine, ma nessuno, ne
polizia né carabinieri, interviene, la stampa non ne
parla; hanno scuole tunisine in arabo che non seguono i
programmi della scuola italiana, e si è in territorio
italiano fino a prova contraria, dove gli insegnanti, tra
l'altro, sono mandati dalla Tunisia, quindi la Tunisia, come
stato, è ufficialmente informato di questa situazione e
non ha nessun problema a mandare propri insegnanti
perché tanto sanno che non c'è nessuna opposizione
o resistenza da parte nostra. Uno stato nello stato, hanno
degli attestati che sono validi per la Tunisia, rilasciati in
arabo. Proprio non gliene frega niente di avere attestati
italiani, anche perché poi in media, tutti continuano a
fare i pescatori, quindi non è che vanno a fare
chissà quali scuole, ma attenzione, si arriva anche a
questo livello: a Mazara del Vallo ci sono anche famiglie
poligamiche il che va contro la legislazione europea, non
solo italiana, voglio dire, famiglie poligamiche e tra
l'altro, contro la dichiarazione dei diritti dell'uomo, si
pratica qualche volta anche l'infibulazione delle bambine.
Questo, non in Africa, in Italia, (quando l'avete letto sui
giornali?). Orbene lo stato italiano non fa niente, oppure,
ecco, se ne parla così, ma non si aiuta la soluzione dei
problemi! capite?
Perché, dobbiamo stare attenti, il nostro scopo non
è creare una società multiculturale , come
si pensava fino a qualche anno fa, ma in Inghilterra ancora
adesso, anche se stanno cambiando idea visto che a Londra non
ha molto funzionato, con quello che è successo nel
luglio del 2005, quando tra l'altro io ero proprio nella
metropolitana di Londra e sono stato fatto evacuare e ho
visto i terroristi che stavano scappando inseguiti della
polizia e ho dovuto scappare insieme a tutta la massa presa
dalla paura. Quindi bisogna stare attenti, il
multiculturalismo, fino a qualche anno fa, si considerava una
cosa positiva da raggiungere, una ricchezza. Non è una
ricchezza! bisogna capirsi: multiculturalismo vuol dire che
più culture occupano uno stesso territorio, vivono in
contiguità, ma senza un vero scambio, senza creare con
ciò una comunità, un senso di appartenenza
generale, e non soltanto con la mia piccola tribù o con
il mio piccolo mondo islamico o italiano o genovese o
cristiano. Il multiculturalismo, praticamente dice: a Genova
ci sono i latino americani che vivono alla maniera latino
americana allora io farò delle leggi che consentano a
loro di fare le loro feste, di non andare al lavoro in quei
dati giorni, poi ci sono gli islamici, devo allora consentire
a loro che il venerdì non vadano a lavorare etc.;
cioè la legge che ha uno sguardo multiculturalista,
considera il territorio come un contenitore dove realtà,
anche diversissime fra di loro, si suppone che possano vivere
pacificamente assieme, solo per il fatto di avere
riconosciuti alcuni diritti. Non è così,
perché nascono le bande dentro la città: dei latino
americani che vanno ad ammazzare i rumeni, dei rumeni che
vanno a ...; non è così, non siamo fatti così,
cioè, per l'essere umano non basta avere dei diritti, ma
bisogna educare invece alla interculturalità ,
cioè a far sì che le persone che occupano uno
stesso spazio fisico e geografico, imparino a comunicare tra
loro. Ecco cosa dovrebbe fare lo stato per aiutare il dialogo
reale, per smorzare le tensioni, per far sì che
l'occidente non divenga sempre più ciò che ha
già incominciato ad essere.
Noi pensiamo che il terrorismo lo importiamo
dall'esterno, non è vero, ormai siamo a una generazione
di terroristi nati nei paesi occidentali o, se non nati,
educati secondo le modalità dei paesi occidentali, ma
che hanno mantenuto nel loro cuore sempre un nucleo
fortissimo di appartenenza alla propria altra radice, la
più vera, più profonda. Vedete, se non si educa
alla interculturalità, si rischia di creare queste
mostruosità. Osama Benladen ha studiato in Inghilterra,
tutti i suoi studi li ha fatti in Inghilterra, non li ha
fatti a Bagdad o in Egitto. Però cosa fa? fa quello che
fa, convintissimo in una certa forma di Islam. Non importa
niente quello che gli dai come diritti e anche come
istruzione se non educhi in modo appropriato
all'interculturalità e non alla semplice
culturalità, dove cose diverse convivono alla meno
peggio finché poi non esplode qualcosa. La scuola di
terrorismo è in Europa. Il 27 novembre del '98 su
"Repubblica" venne riportato in prima pagina il reportage di
Magdi Allam: "La scuola di guerra della Jihad a Londra". In
pratica si svelava la formazione terroristica svolta
regolarmente e liberamente, anzi, secondo Abu Hamza, anche
negli USA da tempo. Lo stupore preoccupato nasce, perché
questo articolo, in Italia, ma anche altrove, viene vissuto
solo come scoop giornalistico. Come scoop curioso, che alle
porte di Londra ci fosse questa scuola della Jihad islamica
nel cuore dell'Occidente. Ciò senza provocare reazioni
sociali, politiche, volte a creare leggi o procedure tese a
controllare questo fenomeno. Ecco, questa superficiale
indifferenza, questo relativismo, noi lo chiamiamo e lo
travestiamo da democrazia, per cui ognuno deve, secondo noi,
avere il diritto assoluto di esprimere ogni opinione, e
questo è un errore perché la democrazia, non
contempla il diritto di negare la democrazia stessa.
Cioè, non è che per democrazia, io posso, ad
esempio, fare apologia, difesa e propaganda del terrorismo
che, con le sue minacce e la sua paura lede la libertà
personale di decisione, di parola, di politica, di scelte.
Perché allora è una democrazia, deficitaria, da
autogol; destinata prima o poi ad estinguersi. Se io ho
un'idea debole della democrazia, prima o poi abbandonerò
la democrazia, o meglio prima o poi la democrazia debole
estinguerà se stessa. Noi dobbiamo avere un'idea
propositiva e forte di democrazia per cui, per esempio,
quando viene da noi una persona di un'altra cultura, questa
persona è bene che venga informata che per noi può
fare quello che vuole, però entro certi limiti; non
può costruire uno stato nello stato, non può fare
la poligamia, a parte che quasi tutti gli stati islamici
peraltro l'hanno sanzionata, cioè, non solo,
personalmente; quasi nessun arabo si sposa con le quattro
mogli consentite di per sé, perché poi, il Corano,
su questo chiede che ci sia una equità, cioè devi
trattare la prima moglie come la seconda come la terza e come
la quarta, quindi in effetti è un po' da spararsi,
perciò è quasi di più una gabbia per il marito
che non il contrario. Parlando con un taxista egiziano,
questi mi diceva: "No no, io sono a favore della monogamia,
io stesso ho una moglie, ma ho tanti bambini, i bambini
sì, ma le mogli, una e basta!". Quindi, in alcuni stati
islamici è proprio prevista la sanzione della famiglia
poligamica, ma andiamo a Marzara del Vallo e ci sono le
famiglie poligamiche. Cioè, quello che non si fa
più negli stati islamici vengono a farlo qui da noi.
Questo ci deve far riflettere, non è democrazia. Faccio
un esempio concreto: l'Olanda. L'Olanda ha approvato
recentemente un provvedimento che chiede di seguire questa
procedura quando qualcuno da questi paesi vuol trasferirsi in
Olanda. La procedura è la seguente: nelle ambasciate
olandesi presso quegli stati, si fa vedere un DVD che mostra
immagini "scioccanti" per un islamico (forse anche per me che
non sono islamico), vale a dire, si vedono due uomini che si
baciano sulla bocca in un giardinetto, due donne che fanno lo
stesso, altri che si scannano, cioè che si fumano delle
canne liberamente e intanto una voce spiega che questo è
considerato normale in Olanda e non può essere
sanzionato o essere giudicato negativamente da nessuno,
perché c'è questa idea di libertà. A parte i
contenuti un po' demenziali del DVD, tipici della realtà
olandese, però l'idea è buona, cioè, io prima
di farti venire da me voglio assicurarmi che tu tollererai
l'impatto con la mia cultura e la mia civiltà, che non
è la tua. Cioè, in fondo il concetto è buono
ed è bello ed è anche rispettoso, perché non
ti obbligo, quando sei arrivato da me di seguire forzosamente
uno schema che non ti corrisponde, ma in anticipo, ti faccio
scegliere, ti informo. Ecco, noi non facciamo niente di tutto
ciò, capite?, non solo abbiamo l'amico Mohamed che ha
paura per Genova o Marzara del Vallo. Cioè, noi
dobbiamo veramente stare attenti, perché abbiamo questo
mito della democrazia assoluta. Proprio per questa idea
così stupida di democrazia, abbiamo una democrazia
debole in occidente. Qualche anno fa non esisteva il reato di
apologia del terrorismo, quindi tu potevi fare manifesti,
siti internet, che esistono tuttora peraltro, dove difendi il
terrorismo spieghi quali sono i campi di addestramento, ti
puoi iscrivere on line e andare in questi campi, senza
problema, perché c'è la democrazia. Ma questa non
lo è, perché è una democrazia già votata
all'autoeliminazione, perché contiene in sé i germi
della propria morte. È una democrazia così debole
che non sa essere propositiva, mentre deve avere dei quadri
di riferimento e dei contenuti specifici. Noi facciamo degli
errori di prospettiva, come dicevo prima, bisogna sapere che
quando si dialoga si deve capire anche la categoria mentale
dell'altro, dicevo la carità, non è che sia
percepita come carità, ricordavo quell'esempio
scioccante. Ma, per esempio, noi finiamo per considerare
moderato chi non mette bombe in Italia. Cioè, l'islamico
che non è impegnato attivamente a mettere bombe da noi,
il nostro stato, anche quello precedente con il governo
Berlusconi, lo considera un moderato, anche se
quell'organizzazione, quella sigla islamica, non è
contraria che quelle bombe esplodano altrove. Faccio un
esempio concreto. Dovete sapere, qualche volta l'avrete
sentito dalla televisione, che lo stato, sia con il governo
Berlusconi, che adesso con il governo Prodi, ha preso come
referente delle comunità islamiche in Italia, l'UCOI, il
cui presidente, Hamza Picardo, è un italiano
convertitosi all'Islam. Dunque, questo UCOI è in qualche
modo collegato ai Fratelli Mussulmani che è
un'organizzazione terroristica (lo si sa, non rischio niente
a dirlo). Lo stato italiano, con Pisanu prima e oggi con
Amato, ha dato dignità di dialogo a queste persone come
rappresentanti dell'Islam in Italia. Capite che errori
madornali anche per gli islamici moderati, che esistono in
Italia e che non si sentono rappresentati? Però se
vogliono avere una qualche rappresentanza, anche quelli che
non facevano parte dell'UCOI, devono ormai entrare nell'UCOI,
dando soldi, aiuti e sovvenzioni ai Fratelli Mussulmani e
quindi alle organizzazioni terroristiche. C'è un'altro
punto. Noi quando parliamo degli arabi moderati, guardate che
esistono, non è una entità astratta o fantasiosa,
inventata da qualche favola, esistono, ma sapete dove
esistono? in Europa, oppure laggiù nei loro paesi dove
però hanno più difficoltà a sopravvivere o ad
esprimere le proprie idee. Ma sapete perché non escono
mai potentemente alla ribalta? per dire basta, facciamo
qualcosa, piantiamola con questo Islam così
terroristico, pauroso. Perché non lo fanno? per colpa
nostra. Il meccanismo è un po' complicato, cercherò
di essere breve. Quando gli islamici moderati tentano di
portare avanti un discorso di moderazione, spesso vengono
abbandonati proprio dagli occidentali che, in qualche modo
considerano non autentica, non vera la loro rappresentanza
dell'Islam. Qui ho un libro di Magdi Allam: "Io amo l'Italia,
ma gli italiani la amano?". Racconta come lui sia stato
praticamente cacciato da "Repubblica" perché lui
difendeva delle idee di un Islam moderato e qualche volta
dava la colpa anche all'Islam di certe cose, diceva che
l'Islam ha una componente terroristica. La "Repubblica", non
tollera, per partito preso, queste semplificazioni (come le
chiama lei), quindi il moderato Magdi Allam è stato
cacciato via da "Repubblica". Ha trovato al Corriere della
Sera, quindi sopravvive e vive anche bene. Dal punto di vista
più generale, lui ha la scorta perché ha ricevuto
diverse volte una fatva di morte, però,
attenzione, chi è che gli ha dato la scorta? Pisanu, lo
stesso che dopo due mesi ha preso l'UCOI, che fa parte
praticamente di quelli che hanno dato la fatva di
morte a Magdi Allam. Capite queste contraddizioni? Allora
anche una persona che prova a parlare di moderazione ai
confratelli islamici a rischio della propria vita, ha delle
difficoltà. Ultimamente è uscito questo libro
nuovo che si intitola "Basta, mussulmani contro l'estremismo
islamico", ora tu dici guarda quante pagine! è
ricchissimo, ci sono tantissimi autori, però poi
incominci a dire: "questo qui vive in Olanda, quest'altro in
Francia, questo in Danimarca, questo dal Canada, questo
scrive dalla Francia"; cioè, è ovvio, che, se sei
"moderato", difficilmente puoi vivere, o, perlomeno,
diffondere questa tua idea di moderazione laggiù, devi
andare all'estero. Quando vengono all'estero e cercano di
fare la loro battaglia dall'estero, hanno dei segnali
contradditori, perché, quando escono allo scoperto,
rimangono spesso amareggiati e delusi per quel qualche cosa
che noi occidentali facciamo, tipo il discorso di Pisanu che
gli dà la scorta è nello stresso tempo prende
l'UCOI. E allora uno dice: ma qui ho le spalle coperte
davvero o fino a un certo punto? perché fa più
comodo ad una parte politica. Ed allora stai zitto, tu
moderato, stai zitto anche se sei all'estero e così, la
idea debole di democrazia, rischia di creare tanti problemi a
catena anche sugli islamici moderati che vivono tra di noi.
Dobbiamo stare attenti, non dobbiamo essere superficiali su
questi temi.
Comunque vi chiedo scusa e vi ringrazio per la vostra
pazienza.