Enhavo:



POSSIAMO SPERARE?

   Trascrivo due titoli da giornali quotidiani: "Ragazzine di 13 e 12 anni suicide per imitare Cobain" e "Quindicenne ucciso da coetanei per un orologino".
   Di fronte a fatti tragici come quelli che la cronaca recente ci ha presentato si resta angosciati e, forse, anche sfiduciati. Se si guarda a certi gesti giovanili, insensati ed assurdi, e se si considerano comportamenti che, pur non avendo il carattere di illecito, esprimono il disorientamento dei giovani, si rischia di essere presi da sfiducia in quel futuro di cui proprio i giovani dovranno essere i protagonisti.
   La società odierna offre innumerevoli possibilità di riempire la vita. È vero che ci sono coloro che non riescono a trovare lavoro pur essendo pronti ad adattarsi a svolgere una qualche occupazione; è vero che vi sono famiglie dissestate che fanno sperimentare ai figli amare vicissitudini, ma per tutti gli altri giovani il panorama della vita appare esteso e variato, accogliente e invitante. Si pensi a quante opportunità fornisce la società attuale con l'abbondanza di beni materiali, con la facilità di spostamenti e la possibilità di accesso ai più diversi ambienti.
   Eppure, incredibilmente, mentre ai giovani si danno tante possibilità di scelte di vita, molti di loro trascorrono svogliatamente il tempo e affogano nella noia. Spesso li si vede, fermi in gruppi o gruppetti, in una immobilità fisica che è riflesso di una inerzia spirituale originata dalla mancanza di interessi.
Nella loro realtà angusta a cui mancano ampi orizzonti, molti giovani si trovano avvolti da un clima di abulia, restano privi di motivazioni profonde. E allora giunge la sfiducia e persino la disperazione. Così si spiegano i gesti estremi contro la propria vita e pure gli atti rivolti contro la vita altrui.
   Della situazione qui sommariamente descritta è grande responsabile la società presente, nelle sue diverse componenti. I mezzi di comunicazione diffondono messaggi di violenza ed esempi di superficialità e disimpegno, la scuola tradisce spesso la sua missione educativa, la famiglia sovente si mostra carente nel compito formativo. La Chiesa si affanna a ribadire i valori centrali dell'esistenza, ma il contesto paganeggiante in cui è immersa la gioventù indebolisce o addirittura sommerge la voce dei predicatori del Vangelo.
   Di fronte a un così triste paesaggio, si può ancora sperare nel futuro? Non saremmo cristiani se ci mancasse la speranza. È una speranza che si deve intrecciare con l'impegno personale a favorire un cambiamento migliorativo.
   Che fare, dunque? Mi pare che occorra proporre ai giovani ideali o, quanto meno, degli interessi positivi.
   Il primo e fondamentale ideale si rapporta alla visione religiosa dell'esistenza, che fa capire la vita come cammino con Dio e verso Dio e porta a improntare il proprio agire a tale visione. La vita riceve così il suo senso pieno ed è quindi del tutto conseguente l'impegno a riempirla di opere costruttive per sé e il prossimo. Finalità derivate o collaterali all'impostazione fondata sulla fede religiosa, ma riconoscibili anche da chi ha una concezione "laica" della vicenda umana, sono quelle volte alla solidarietà in campo sociale, alla corretta azione politica, alla diligente attività amministrativa.
   Anche la proposta sportiva, se intesa come pratica in campo agonistico o soltanto quale esercizio individuale, dev'essere ben più valorizzata di quanto non lo sia attualmente. Infine il largo campo dell'arte e della cultura in genere può aprire spazi in cui trovare elevate motivazioni. E perché non considerare anche lo studio dell'esperanto e la sua applicazione quale terreno fertile e ricco di gustosi frutti?
   Dare un contenuto serio alla vita: a questo bisogna indirizzare i giovani, in questo li si deve premurosamente aiutare.
Mario Sola



IL LUNAPARK DELLA SERIETÀ
di Giovanni Balconi

   Ritorno ancora una volta sul tema del Congresso dell'IKUE che si terrà a Roma all'inizio di settembre.
   Il mondo assomiglia a uno strano concerto di campane crepate. Si assiste a un susseguirsi di sbatacchii e di scampanii che si rincorrono alla rinfusa e senza un piano armonico, per cui alla fin fine l'animo avverte un senso di stanchezza e di nausea. Si gioca a chi assorda di più. Si ha la sensazione di trovarsi nel Lunapark della serietà, dove tutto sembra fantasmagorico, attraente, allettante; ed è soltanto spettacolo, divertimento, svago, caleidoscopio di parole vuote e retoriche. Il proverbio dice che, per essere bello, il gioco deve durare poco; e invece si sta prolungando oltre misura.
   Scrivo sotto l'impressione di tre recentissimi avvenimenti.
1 - La Russia ha modificato la legge sulla libertà di coscienza e sulle associazioni religiose; riconosce legittimità e concede privilegi, anche sotto il profilo amministrativo, alla Chiesa ortodossa, alle religioni islamica, ebraica e buddista; esclude la Chiesa cattolica dalla tradizione religiosa russa e la retrocede al rango di una semplice istituzione. Come una qualunque associazione, la Chiesa cattolica ha bisogno di una licenza d'esercizio, per cui entro il 31 dicembre 1998 dovrà richiedere la debita registrazione presso la Commissione affari religiosi della Duma. Senza tale atto essa non avrebbe personalità giuridica e si troverebbe nella illegalità nell'espletare la propria missione evangelizzatrice. Non avrebbe pertanto la possibilità di stampare libri e giornali, di organizzare pellegrinaggi, di celebrare servizi religiosi in luoghi pubblici, di affittare locali per le celebrazioni liturgiche. Dovrà inoltre avvalorare la propria richiesta con il sostegno di almeno 100.000 persone e dimostrare di essere presente in almeno metà delle province russe. La Commissione statale si riserva il diritto di verificarne la coerenza dottrinale e di scoraggiare il proselitismo. Non c'è di che! Meglio tardi che mai ! Aveva ragione quel tale di affermare che la storia è come un pendolo; un po' va di qua, e un po' ritorna di là.
   Per la Chiesa cattolica è una notizia, credo, che le riempie il cuore di amarezza e di perplessità; la situazione che si sta profilando le complicherà la vita, ma, nello stesso tempo, la renderà più autonoma. Ritornano alla mente le prove subite dalla Chiesa sotto l'Impero romano, quando essa veniva considerate una eteria e quindi esclusa dal Pantheon perché non aveva l'autorizzazione del Senato romano. Su tale terreno era avvenuto lo scontro con l'Imperatore. I cristiani rispettavano lo Stato, ne pagavano le tasse, si comportavano da onesti cittadini, ma pretendevano il riconoscimento della soprannaturalità del Vangelo.
2 - Nell'ultima assise di Amsterdam i capi di Stato dei Paesi della UE hanno preso la decisione di porre la religione sullo stesso piano delle organizzazioni culturali. "L'UE -si legge nel documento finale- rispetta lo status, previsto dalle leggi nazionali, di Chiese, associazioni o comunità religiose". I Capi di Governo hanno stabilito inoltre di estendere la fisionomia delle chiese alle organizzazioni filosofiche, comprese quelle atee. È uno strano sbocco del dibattito sulla tolleranza protrattosi per parecchi secoli. È come dire che la religione è un affare privato e una questione che non interessa a nessuno. In tale materia ogni Stato si regoli in piena libertà, secondo il sistema che ritiene più opportuno.
3 - Un giovane di 17 anni uccide un compagno di scuola per sole 100.000 lire. Un ragazzino di 13 anni partecipa al tragico gesto e l'indomani si presenta a sostenere gli esami di terza media come se nulla fosse successo. Nel commentare il triste episodio, non senza un accorato rammarico, il direttore del telegiornale si interrogava sulla mentalità dei giovani e sui moventi che li spingono, pur provenendo da buone famiglie, a contravvenire ai più elementari principi della morale pubblica.
   Molti cultori della cosiddetta morale laica ritengono che la salvaguardia della maggior felicità del maggior numero possibile sia la base teorica da cui partire per superare la conflittualità, per giungere al rispetto del prossimo e quindi per garantire la norma fondamentale della moralità che consiste nel non uccidere. È sufficiente un presupposto del genere o esso sta a dimostrare che si pretende di costruire una montagna su un terreno franoso, formato per lo più di grotte e di caverne?
   Per noi credenti è inutile e sterile perderci in acrimonie e in geremiadi. Il processo storico è tale per cui si esige da parte nostra un rinnovato e ineludibile impegno di evangelizzazione.
   È sfuggire alle nostre responsabilità il rifugiarci nel sogno chimerico di una imminente fine del mondo o di una apocalisse purificatrice che sfoci nella metamorfosi della umanità. È vero che una posizione del genere oggi è sostenuta anche a livello scientifico, per cui risuonano sempre più insistentemente i temi della decrepitezza del mondo, del colosso dei piedi di argilla, del monopolio con cadavere, però io penso che siano ben altri i versanti su cui incamminarci.
   Quale stile di vita può derivare dalle contraddizioni in cui siamo invischiati noi adulti e da educatori che un giorno ti cucinano la verità secondo determinate ricette e il giorno successivo con ingredienti esattamente opposti? Non è che per caso si stiano raccogliendo i risultati di una martellante propaganda della trasgressione eretta a sistema, a criterio di modernità e di progresso, a modello di personalità? Non è farisaico e ipocrita stupirsi e scandalizzarsi delle conseguenze? Se il grano è di cattiva qualità il raccolto sarà inesorabilmente scarso. Quando il canale che porta l'acqua al mulino viene deviato, la macina giocoforza si ferma.
   Zamehof non ha aspettato che i colleghi abbassassero i prezzi delle loro prestazioni; ha chiesto pochi kopechi ai suoi pazienti e così ha dato la possibilità anche ai non abbienti di accedere alle cure oculistiche. Quando poi, assieme ad altri luminari della medicina, è stato chiamato al capezzale dell'uomo ricco, non essendo riuscito a strapparlo alla morte, ha restituito ai parenti la lauta parcella, che pur gli avrebbe fatto comodo. Non gli è sembrato giusto essere pagato per un insuccesso.
   Il nostro compito non consiste tanto nel correggere le idee distorte, quanto piuttosto nel mostrare, nella pratica e con motivazioni serie e ineccepibili, che cos'è il cristianesimo e cosa significa seguire l'insegnamento di Gesù.
   Ci si sta ripetendo, e parlo di noi credenti, un po' troppo. Siamo dei dischi di stampo antico, che contengono un numero limitatissimo di brani musicali, e non come un moderno CD a fibra ottica che registra una infinità di combinazioni. Il Vangelo è una Buona Notizia e tale rimane. Solo così cattura l'attenzione.
   Dopo la sua conversione, Paul Claudel ha imparato a fare il segno della Croce da una povera donna anziana, che, uscendo dalla Chiesa, ha tracciato su di sé quel gesto con profonda devozione.
   Ben vengano le inchieste demoscopiche sugli orientamenti religiosi e sugli umori spirituali dell'opinione pubblica, perché rappresentano importanti strumenti di pastorale; saranno però la qualità del nostro sorriso, il manifestare attraverso i nostri occhi lo sguardo buono, benevolo, paziente di Dio, il nostro spirito di preghiera, la gioia dell'animo nonostante le insopprimibili e inevitabili preoccupazioni, sofferenze, difficoltà, la serenità del nostro cuore, le nostre relazioni sociali improntate a vero rispetto reciproco, ad amore cordiale e corale, a convincere circa la verità del cristianesimo.
   Ridotta a sorgente di aggregazione civile, la religione è inderogabilmente destinata al fallimento, perché sostituibile con altri fattori e variabili.
   Il Signore ti mette in mano una lampada; tocca a te tenerla accesa e portarla là dove si ha bisogno, magari inconsapevolmente e persino rifiutandola, della luce.
Mons. Giovanni Balconi



LIBRI IN ESPERANTO
e materiale vario disponibile
presso il Centra Oficejo dell'IKUE,
via di Porta Fabbrica 15, 00165 Roma
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2) LA IMITADO DE KRISTO................................ £. 6.000
3) FRANCISKO EL ASIZO di N.G.M. van Doornik............ £. 10.000
4) LA SANKTA BIBLIO -edizione londinese-............... £. 40.000
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Benedetta Bianchi Porro e testimonianze.............
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10) DIO ESTAS AMO di Erwan er Menga..................... £. 5.000
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16/2 il Kantiko de la kreitajo...................... £. 150
16/3 la Beno........................................ £. 150
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- pieghevole di propaganda..........................
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18) LAUDO PRO LA SOCIAJ KOMUNIKILOJ di P. Alberione
- cartolina.........................................
£. 50
All'importo vanno aggiunte le spese postali.





LA KATOLIKA ESPERANTISTA MOVADO JE LA SERVO DE LA EKLEZIO

DUA PARTO

   Tute specialan kaj ekskluzivan utilon la esperantista katolika movado povas havigi al sia Eklezio.

   Mi jam atentigis ke la lingvo kaj la kulturo, kiu sur ĝi baziĝas estas fundamento de ia pensmaniero, de ia ĝenerala vidado de la realo. La liturgio, definitive ligita al la nacia lingvo, adaptiĝas harmonie al la idiomo nacia aŭ loka, kaj eĉ la enhavo de la komunikado estas influata de la specifa esprimformo. Eble nur pensnuancoj, sed, iukaze, ankoraŭ pli grandaj diverĝoj montriĝas konsekvence de la uzo de unu anstataŭ de alia lingvo.
   Nu, bone, la Eklezio, kiam ĝi eliras el la kadro nacia aŭ, iel ajn, loka kaj agas sur tutmonda nivelo, devas liberiĝi de la "sklaveco" de aparta lingvo. La uzado de la lingvo latina, kiu iam estis universala, kaj la restinta alkroĉiĝo al ĝi pruvas la konvinkon de la Eklezio pri tio. Do, kiam okazas celebroj de liturgiaj ritoj en internacia medio, la Eklezio ne povas resti limigita de iu ajn nacia lingvo. Kaj samtempe la uzo de latino kontraŭas la direktivon en la lastaj jaroj sekvitan: tio estas doni eblecon al la fideluloj partopreni efektive la liturgion komprenante la signifon de la religiaj tekstoj.
   Samaj konsideroj devus esti farataj rilate la ĉiam kreskantajn renkontiĝojn -kongresojn, kunvenojn, debatojn- kiuj koncernas la Eklezion. Dum mondaj ekleziaj kunvenoj, fakte la diskutoj disvolviĝas en disigitaj lingvaj grupoj, kaj pli maloftaj estas la ĝeneralaj renkontiĝoj, dum kiuj tamen necesas la tradukaparatoj. Kaj kiom diri pri la Papaj aŭdiencoj, dum kiuj la pontifikaj alparoloj en lingvo itala estas direktataj al fidelularo ofte plejparte ne itala?
   La disvastigo de Esperanto en la mondo kaj la alproprigo al si de ĉi tiu universala lingvo transpasigus la menciitajn malfacilaĵojn. Sendube, antaŭkondiĉo por ke tio efektiviĝos estas la larĝa disvastiĝo de esperanto. Sed, aliflanke, iompostioma alpreno de esperanto fare de la Eklezio siaflanke forte instigus la katolikaron -kaj ne nur ĝin- akiri la konon de la internacia lingvo. Insiste klopodi por favori tiun proceson estas nia meritplena tasko helpe al la Eklezio.

   La historio de la katolika movado konfirmas plene la fidelecon al la Eklezio de ĝiaj esperantistoj filoj.
   En la glora panoramo de la protagonistoj de la katolika esperantista movado, super ĉiuj elstaras la personeco de sankta Maksimiliano Kolbe, la "kavaliro de la Sankta Virgulino", tiel dediĉita al Dio kaj al la Eklezio ke li, ardanta je ia fajro de la karitato, eĉ oferdonis sian vivon. Havante kiel patronon tiel altan modelon, la katolikaj esperantistoj devas senti sian respondecon esti indaj je li.
   Rapida trarigardo al kelkaj distingiĝaj esperantistoj de la tempo pasinta povas konvinki pri la meritoj de ili akiritaj antaŭ la socio kaj, aparte, antaŭ la katolika komunumo.
   Granda itala esperantisto estis la franciskano Patro Modesto Carolfi. Lia meritplena poresperanta sindediĉo strikte ligiĝis al apostolagado per verko de religiaj libroj kaj artikoloj, per predikado kaj en personaj interrilatoj. Dum memoriga solenaĵo, d-ro Bruno Marini diris: Modesto Carolfi volis esperanton je la servo de la Eklezio. Li intuiciis ĝian potencialon. Ĝiajn fruktojn li spertis kiam multaj personoj nekatolikaj, eĉ se komence nur altiritaj de lia internacia famo de elstara esperantisto, post konatiĝo kun li kaj konkeritaj de lia fajna afableco estis ankaŭ konkeritaj de lia kredatesto kaj de lia ekzemplo en la vivo. Mi havas pravigitan motivon por opinii ke pli ol unu animo trovis en la esperantista laboro de la franciskana patro Modesto Carolfi ankaŭ la vojon al la kredo".
   Alia franciskano, patro Albino Ciccanti, kiun ni ĉiuj havas en la memoro, portis la kristanan mesaĝon tra la mondo kaj speciale tiun de Sankta Francisko el Asizo uzante esperanton kiel perilon por disvastigo de la evangelio.
   La litova sacerdoto Aleksandro Dombrowski estis esperantisto de la unua horo. Li propagandis plenkonvinke la novan lingvon kaj skribis multe, aparte religiajn verkojn ankaŭ poeziajn. En li estis enradikita la konvinko ke la esperantista engaĝiĝo utilis laŭ vidpunkto ĉu humanisma ĉu religia. Ĉu povas troviĝi pli da devoteco ol en ĉi tiuj liaj versoj skribitaj okaze de la elekto de Papo Pio X? Jen ili:

Ĉesis jam viva malgajo publika
Dio ĝojigis la Kristeklezion:
Sur trono Petra la mond' katolika
Salutas Pion.

Grincu per dentoj infera serpento!
Nin ne timigas jam via envio:
Tra l'maraj ondoj kaj forta la vento
Nin gvidos Pio!

Oni diradu ke Petra la Ŝtono
Jam detruiĝas, fariĝas nenio...
Granda mensogo! Jen sankta la trono
Kaj sur ĝi Pio!

Tial laboru sen tim' kristanaro
Ĝis kiam estos, laŭ vorto de Dio:
Unu paŝtisto kaj unu ŝafaro...
Vidu ĝin Pio!

   Patro Emile Peltier, franco, plenumis eminentan rolon en la historio de la katolika esperanto-movado, ĉar fakte estis li kiu naskigis ĝin. Li fondis la revuon "Espero Katolika", la plej malnova esperantista revuo ankoraŭ ekzistanta.
   Pastro Peltier emfazis la temon de la frateco, memorigante ke la ideo de frateco estas esenca katolika karaktero kaj tio estas laŭ ordono de Dio. Unuaranga zorgo de Peltier estis la atingo de aprobo fare de la ekleziaj aŭtoritatoj al la katolika esperanto organizo, tial li volis ke estu prezentataj al la Papo la unuaj numeroj de Espero Katolika, sekve de kio alvenis al li la beno de la Sankta Patro. Pastro Peltier, en sia unua prediko en la internacia lingvo, okaze de la dua Kongreso de Esperanto en Ĝenevo, ricevinte la petitan permeson por tio, tiele komentariis la ricevon de la Papa beno: "La apostola beno estas por esperanto kiel bapto sankta, kaj ni katolikoj uzos la internacian lingvon nur por sanktaj celoj, kaj por la morala bono de la homaro".
   Alian eminentan personecon, en la esperantista movado, ne nur katolika, havis mons-ro Luigi Giambene, kiu, danke al siaj rilatoj kun Papo Pio X, povis akiri favorajn deklarojn de la Papo mem. Pio X kutimis nomi mons-ron Giambene "monsinjoro Esperanto". Do, tiele esperantisto estis ankaŭ fizike, kaj ne nur spirite, proksima al la ĉefo de la Katolika Eklezio. Altvaloraj kaj plensignifaj la deklaroj venintaj el tiu Papo, kiuj pruvas la plenan sintonion de esperanto kun la celoj de la Eklezio. Jen la fama frazo: "Esperanto havas antaŭ si grandan estonton" kaj la alia aserto: "Mi vidas en Esperanto validan rimedon por la konservo de unueco inter la katolikoj de la tuta mondo".
   Sed ni ne bezonas reiri al iom malproksimaj tempoj por trovi la pruvon de konstanta konformiĝo al la Eklezia majstreco. La karmemora mons-ro Longoni lasis al ni plej nedubeblan kaj konvinkan ekzemplon de fideleco kaj sindonemo al la Eklezio. Li sindediĉis al esperanto, sed tamen neniel li preterlasis siajn aliajn gravajn taskojn serve al la Eklezio, kaj li skrupule kaj ĉiam tutprete sin submetis al la decidoj de la ekleziaj superuloj kaj metis je dispono de la fideluloj siajn talentojn de saĝeco kaj de profunda religieco.
   Alportas plian pruvon de ortodoksa kunlaboro, en obeo al la gvidaj instruoj de la ekleziaj paŝtistoj, la plena partopreno kaj la regula kunlaboro flanke de la katolika movado al la laŭdindaj ekumenaj iniciatoj kune deciditaj kaj realigitaj kun niaj protestantaj fratoj. Sed, tio, ĉiam atentante ke ĉu liturgie, ĉu doktrine ni restu sur la linio montrita de la Ekleziaj respondeculoj. IKUE, precipe danke al la prudenta gvidado de prezidanto don Duilio Magnani, multe meritis tiusence, kaj la itala UECI sammaniere kondutis por ne devojiĝi for de la hierarkiaj atentigoj.
   Sankta Patrino Eklezio. Ĉi tiu formulo bonege esprimas la naturon de la katolika komunumo, al kiu ni apartenas.
   Sankta, ĉar, malgraŭ la malforteco kaj la pekemo de la homoj, kiuj ĝin konsistigas, la Sankta Spirito kiu animas la Eklezion gardas por ke la homaj malperfektaĵoj ne bremsu la atingon -tra la zigzagaj kaj konfuzaj ĉiutagaj okazaĵoj- de la fina triumfo de la Eklezio mem kaj de la starigo de la Dia Regno.
   Patrino, ĉar la Katolika Eklezio pacience, laŭkaze forte aŭ delikate admonante, daŭre alvokas al si ĉiujn homojn, malfermas siajn brakojn por akcepti ilin pardonpreta, malgraŭ la malamoj, la perfidoj, la indiferenteco kontraŭ ĝi. Senlace la Katolika Eklezio instruadas, memorigante al ĉiuj homoj la eternajn verojn, ne timante kontraŭi al la regantoj de la mondo aŭ al la dominantaj ideoj, por resti fidela al sia Dio kaj esti atestanto de Lia justeco.

   Al ĉi tiu Eklezio, kiu kondukas nin al la sola nedubeble certa savo, ni katolikaj esperantistoj volas esprimi niajn dankajn sentojn: en ĝia sino ni sentas nin sekuraj.
   Al ĉi tiu Eklezio ni volas eldiri nian fidelecon. Ni akceptas la instruojn venantajn el la Papo kaj el la paŝtistoj kun li unuigitaj: dum en la mondo klare rimarkiĝas la senorientiĝo de la nuntempaj homoj, interne de la Eklezio daŭre oni povas levi la okulojn al lumturo kiu doktrine kaj morale indikas la ĝustan vojon.
   Al ĉi tiu Eklezio ni konfirmas nian volon kunlabori same kiel ĉiuj vivantaj kaj viglantaj ĝiaj filoj, sed krome konvinkitaj ke uzante kaj disvastigante tiun nian propran trezoran havaĵon, kiu estas esperanto, ni povas plue kaj meritplene esti bonaj katolikoj en kompleta agordo kun la respektata kaj amata Sankta Patrino Eklezio.

m.s.
Prelego farita dum la UECI-Kongreso 1996.



La eldono de la Meslibro kaj Legaĵaro por dimanĉoj kaj festoj en la versio aprobita de la Sankta Seĝo estas preta.

Meslibro kaj Legaĵaro por dimanĉoj kaj festoj
Aŭtentika eldono por la liturgia uzo
2 Volumoj el 688+216 paĝoj Lukse binditaj
ISBN 88-209-2080-8


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Produktita kaj realigita de Alberto Di Gilio
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Prezo: 50.000 italajn lirojn + sendokostoj


Gli annunci pubblicati in questa pagina riguardano due grandi eventi editoriali: il libro delle Messe festive in esperanto e la videocassetta sulla Sindone. Per i membri dell'UECI il prezzo dei due volumi del Meslibro è di lire 120.000, quello della videocassetta è di lire 50.000, a cui vanno aggiunte le spese di spedizione di lire 15.000. Gli importi devono essere versati sul CCP n° 11129475, a nome dell'UECI, viale Zavagli 73,47030 Rimini, al quale indirizzo va inviata la comunicazione relativa al materiale richiesto.



Ekde ĉi tiu numero ni publikigos rubrikon pri libroj senditaj por recenzo. La eldonistoj bonvolu havigi po du ekzemplerojn de ĉiu verko.
RICEVITAJ LIBROJ
LERNOLIBRO PRI SANKTA RITA. La 15 Ĵaŭdoj.
Tradukis Lina Gabrielli. Eldonis C.E.P. 60 paĝoj. 21x10 cm. 9.000 liroj. Mendebla ĉe Lina Gabrielli, via Sacconi 65, 63100 Ascoli Piceno.
   La libreto ofertas al la devotuloj de Sankta Rita -nomata "la sanktulino de la neeblaĵoj"- tekston por la pia praktikado de la 15 Ĵaŭdoj. Por ĉiu tago troviĝas ero de la biografio de la sanktulino, rakonto pri graco ricevita danke al sia perado, sugesto por medito kaj fina preĝo.




RISERVATO AI GIOVANI
   L'Unione Esperantista Cattolica Italiana ha istituito un premio, del l'importo di lire 500.000, da assegnare ad un giovane italiano iscritto all'UECI o all'IKUE, di età compresa tra 18 e 30 anni, che abbia conseguito il diploma di esperanto di 3° grado. La somma sarà erogata quale contributo per la partecipazione ad un Congresso dell'IKUE o ad un Congresso esperantista ecumenico. I concorrenti aventi i requisiti richiesti devono segnalarsi al dr. Serio Boschin, via Eritrea 8, 31100 Treviso, tel/fax 0422-25381



Ascoltiamo RADIO VATICANA in esperanto
ore 21,20:
Domenica OM 527; 1530; OC 3945 (76,04); 5882 (51); FM 93,3; 105
Mercoledì OM 1611; OC 6185 (48,50); 7365 (48,73); FM 96,3

Radio Vaticana, Esperanto 00120 Città del VATICANO




Homo Pilgrimanto


Ho gvidu min, afabla lum' el la terur' malhela
Vi ĝuste gvidu min!
La nokto estas nigra,
kaj mi fore de la hejm',
vi ĝuste gvidu min!
Je mia pied' ho lumu,
ne ke la lasta fin' al mi jam malkaŝiĝu,
unu paŝo sufiĉas do al mi.
Ne ĉiam mi tiele preĝis,
ke vi ĝuste gvidu min.
Mi erarante amis proprajn vojojn;
nun vi ĝuste gvidu min !
Al la blindiga tago
kaj fiera senso mia -ne rememoru !-
mi blinde min fordonis.
Vi min en la mallum' de longe jam benadis.
Ho gvidu min tra rifoj, marĉ' kaj erikejo,
ĝis la nokto estos forfuĝinta
kaj salutos min en la maten'
de la anĝeloj am' de l' paradizo,
de kiu mi dum longa temp' foriris.

laŭ preĝo de John Henry Newman
"HOMO VIATOR"
pilgrim-preĝlibro, Kelevaer
N°-160
traduko el la germana de Hugo Westhoff



NORME ASSOCIATIVE E QUOTE PER L'ANNO 1997

L'Unione Esperantista Cattolica Italiana (UECI) è sezione della Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista (IKUE), pertanto ogni associato dell'UECI è contemporaneamente socio dell'IKUE.

LE QUOTE PER L'ANNO 1997 SONO LE SEGUENTI:
 
Associato ordinario senza Espero Katolika £. 20.000 (di cui 3.000 al gruppo locale)
Associato sostenitore senza Espero Katolika £. 40.000 (di cui 6.000 al gruppo locale)
Associato vitalizio senza Espero Katolika £. 400.000 (di cui 60.000 al gruppo locale)
Associato ordinario con Espero Katolika £. 50.000 (di cui 3.000 al gruppo locale)
Associato sostenitore con Espero Katolika £. 100.000 (di cui 6.000 al gruppo locale)
Associato vitalizio con Espero Katolika £. 1.000.000 (di cui 60.000 al gruppo locale)
Associato giovane £. 10.000 (di cui 1.500 al gruppo locale)
Associato giovane con Espero Katolika £. 25.000 (di cui 1.500 al gruppo locale)
Associato familiare £. 10.000 (di cui 1.500 al gruppo locale)

   Si richiama l'attenzione sulla categoria "Amico dell'UECI"costituita da simpatizzanti dell'Unione che vogliano contribuire alle sue finalità versando una somma non inferiore alle lire 5.000 che dà diritto a ricevere materiale informativo sulla vita dell'associazione.
Solo abbonamento a Katolika Sento £. 10.000
Solo abbonamento a Espero Katolika £. 27.000
Abbonamento a Dia Regno (periodico degli esperantisti protestanti) £. 15.000

I versamenti vanno fatti sul C.C.P. n. 11129475, UECI, viale Zavagli 73, 47900 Rimini.

N.B. Katolika Sento è inviato a tutti gli associati, tranne che ai familiari.
  • È associato giovane chi non ha superato i 25 anni.
  • È associato familiare chi convive con altro associato.
  • Per l'abbonamento all'estero aggiungere lire 4.000 per spese di spedizione.
  • Specificare nella causale del versamento la categoria dell'associato, l'anno di nascita dei giovani, l'esatto indirizzo per il recapito di K.S., la destinazione di eventuali offerte.
  • I gruppi locali trattengono le parti di loro spettanza, versando solo la differenza, mentre la quota dei soci individuali va interamente all'UECI.



50° CONGRESSO DELL'INTERNACIA KATOLIKA UNUIĜO ESPERANTISTA
(Roma-Rimini 31 agosto-7 settembre 1997)
Sotto l'Alto Patronato del Capo dello Stato
Tema: Andate e predicate il Vangelo a tutte le creature


Programma

Domenica 31 agosto: Arrivo dei congressisti a Roma.
      Ore 19: S. Messa.
      Ore 20: Cena.
      Ore 21: Interkona vespero

Lunedì 1 settembre: Ore 10: S. Messa concelebrata all'altare della Cattedra in S. Pietro.
      ore 11: Visita della Basilica di S. Pietro.
      Ore 13: Pranzo libero.
      Ore 16: Inaugurazione del Congresso in Campidoglio,
      ore 19,30: Cena

Martedì 2: ore 11: S. Messa nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo.
      Ore 12: Pranzo libero.
      Ore 15: Visita delle Basiliche.

Mercoledì 3: ore 7: S. Messa nell'Istituto Madonna del Carmine.
      ore 11: Udienza Pontificia
      ore 12,30: Partenza in autopullman alla volta di Rimini.
      Pranzo in autogrill
      ore 20 (circa): Arrivo a Rimini.
      Sistemazione nei diversi alberghi.
      Cena.

Giovedì 4: ore 9: Assemblea dell'UECI.
      ore 15: Relazione sul tema congressuale
      ore 16: Cerimonia ufficiale pubblica
      ore 18: S. Messa
      ore 21 : Crociera in mare

Venerdì 5: ore 9: Relazione sul tema congressuale.
      ore 10: Assemblea dell'IKUE
      ore 15: Visita a San Marino
      ore 18: S. Messa. Serata libera

Sabato 6:ore 9: S. Messa nel santuario Madonna della misericordia,
      ore 10: Visita alla città di Rimini.
      Nel pomeriggio eventuale prosecuzione dell'assemblea dell'IKUE
      ore 21 : Concerto

Domenica 7: S. Messa.
      ore 11 : S. Messa
      ore 12: Chiusura del Congresso.

Norme tecniche: A Roma i congressisti I alloggeranno presso l'Istituto Madonna del Carmine nella località di Sassone, in prossimità di Ciampino, a una quindicina di chilometri da Roma. La località è servi­ta dalla ferrovia. Tutti gii iscritti al Con­gresso riceveranno tempestivamente le informazioni utili per raggiungere la sede congressuale. Com'è già noto, nel detto Istituto si consumeranno la colazione e la cena, mentre il pranzo, libero, si farà a Roma.
A Rimini i congressisti saranno distribuiti in più alberghi -dove otterranno pensione completa- tutti nel quartiere di S. Giuliano mare, in prossimità della spiaggia. Nella chiesa posta al centro del quartiere e nell'adiacente salone-teatro si succede­ranno i vari momenti congressuali.


La quota di adesione varia a seconda della data di pagamento e della propria età. Infatti, i giovani, che al 31 agosto 1997 non avranno compiuto ancora i 30 anni di età, versano la quota di adesione dimezzata.
   I giovani devono indicare in questo modulo la propria data di nascita.


QUOTE DI ISCRIZIONE PER L'ITALIA
ADULTI 100.000
GIOVANI 50.000

Le quote di iscrizione vanno versate soltanto nei modi indicati

La quota di iscrizione non è rimborsabile, anche se chi aderisce non può partecipare al Congresso per propria decisione o per qualunque altro motivo esterno, anche se il Congresso non ha luogo, o si svolge in un'altra città o in date differenti da quelle comunicate in origine.

La quota di adesione rappresenta il contributo dei congressisti per le pure spese organizzative ed essa non comprende l'alloggio, le gite, i trasporti ed altri servizi da pagarsi a parte, dei quali sarà data notizia e verranno distribuiti moduli di prenotazione, tramite pubblicazione sulle riviste Katolika Sento ed Espero Katolika, o mediante lettera personale inviata a ogni iscritto al Congresso. La quota di iscrizione non dà diritto alla prenotazione alberghiera, per la quale ogni iscritto dovrà riempire un modulo a parte. La quota di iscrizione non comprende alcuna assicurazione.

L'iscrizione al Congresso è strettamente personale e non è trasferibile ad altra persona.
Per ogni data limite indicata e per altre condizioni vale la data del pagamento. Il modulo di adesione inviato senza contestuale pagamento completo dell'iscrizione, non sarà preso in considerazione.

Chi firma questo modulo di adesione conferma di rispettare il Congresso, impegnandosi a non compiere nessuna azione che sia contro gli scopi e le caratteristiche del Congresso o che ne provochi danno.


HO LETTO LE CONDIZIONI PER L'ADESIONE AL CONGRESSO,
INDICATE SU QUESTO MODULO, E LE ACCETTO:

Data ......................      Firma..........................

(modulo: fronte)


(modulo: retro)
50° Congresso dell'IKUE 1997
ROMA - RIMINI
31 AGOSTO - 7 SETTEMBRE

SOTTO L'ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


RECAPITO DELL'ORGANIZZAZIONE:
CENTRA OFICEJO DE IKUE, VIA DI PORTA FABBRICA, 15
I-00165 ROMA RM - TEL./FAX (06) 63.28.39


MODULO DI ADESIONE
QUESTO MODULO, UNA VOLTA COMPILATO, VA INVIATO ALL'INDIRIZZO INDICATO QUI SOPRA. I PAGAMENTI VANNO EFFETTUATI ALLO STESSO INDIRIZZO MEDIANTE:
Versamento o postagiro a favore del c/cp n. 23 29 00 00 intestato IKUE o mediante vaglia postale, intestato al Sig. Carlo Sarandrea, stesso indirizzo
Spedire questo modulo dopo aver effettuato il pagamento altrimenti l'adesione non sarà valida.
È necessario allegare fotocopia della ricevuta di pagamento

COGNOME ....................................
NOME .......................................
INDIRIZZO...................................
TELEFONO (con prefisso).....................
FAX .................. POSTA ELETTRONICA ......................

DATA DI NASCITA (per chi ha meno di 30 anni):..................
   Aderisco al 50° Congresso dell'IKUE secondo le condizioni indicate qui a tergo.
Ho versato la mia quota di adesione:
□ con versamento o postagiro sul c/cp 23290000.
□ con vaglia postale o telegrafico intestato a Carlo Sarandrea

ADESIONE/PERIODO (barrare la relativa casella)

□ ADULTO □ 1 ° PERIODO    
    □ 2° PERIODO    
□ GIOVANE □ 3° PERIODO Lire .........
□ OFFETA PER IL CONGRESSO Lire .........
□ OFFETA PER AIUTARE LA PARTECIPAZIONE
DI CONGRESSISTI CON PROBLEMI ECONIMICI:
Lire .........
    Somma totale versata ...................



COMITATO CENTRALE UECI

Presidente e direttore di Katolika Sento: Mario SOLA, via Brighinzio 7,13100 Vercelli, tel. - fax 0161 - 255434.
Vice presidente e incaricato giovanile: Carlo SARANDREA, Via di Porta Fabbrica 15, 00165 Roma -tel. 06-631805-fax 06-632839
Segretario e cassiere: Serio BOSCHIN, via Eritrea 8, 31100 Treviso, tel.-fax 0422-25381.
Consiglieri: Don Duilio MAGNANI, viale C. Zavagli 73, 47030 Rimini, tel.-fax 0541-26447;
Giovanni CONTI, via F. Filzi 51, 20032 CORMANO (MI), tel. 02-66301958 - fax 02/66302110;
Antonio GAMBUTI; via V. Bellini 24, 47039 Savignano sul Rubicone (FO), tel. 0541 -944523;
Elisabetta CASAGRANDE BERARDI, via dello Sport 12, 40065 Pianoro (BO), tel. 051-776592.
Assistente Ecclesiastico: Mons. Giovanni BALCONI, p.zza Duomo, 16, 20122 Milano, tel. 02/878014 - 8586274.
Grafica e impaginazione di Katolika Sento: Mario GUILLA, via Benadir 62, 13100 Vercelli.