Enhavo:
Trascrivo due titoli da giornali quotidiani: "Ragazzine di 13
e 12 anni suicide per imitare Cobain" e "Quindicenne ucciso da
coetanei per un orologino".
Di fronte a fatti tragici come quelli che la cronaca recente
ci ha presentato si resta angosciati e, forse, anche sfiduciati.
Se si guarda a certi gesti giovanili, insensati ed assurdi, e se
si considerano comportamenti che, pur non avendo il carattere di
illecito, esprimono il disorientamento dei giovani, si rischia di
essere presi da sfiducia in quel futuro di cui proprio i giovani
dovranno essere i protagonisti.
La società odierna offre innumerevoli
possibilità di riempire la vita. È vero che ci sono
coloro che non riescono a trovare lavoro pur essendo pronti ad
adattarsi a svolgere una qualche occupazione; è vero che
vi sono famiglie dissestate che fanno sperimentare ai figli amare
vicissitudini, ma per tutti gli altri giovani il panorama della
vita appare esteso e variato, accogliente e invitante. Si pensi a
quante opportunità fornisce la società attuale con
l'abbondanza di beni materiali, con la facilità di
spostamenti e la possibilità di accesso ai più
diversi ambienti.
Eppure, incredibilmente, mentre ai giovani si danno tante
possibilità di scelte di vita, molti di loro trascorrono
svogliatamente il tempo e affogano nella noia. Spesso li si vede,
fermi in gruppi o gruppetti, in una immobilità fisica che
è riflesso di una inerzia spirituale originata dalla
mancanza di interessi.
Nella loro realtà angusta a cui mancano ampi orizzonti,
molti giovani si trovano avvolti da un clima di abulia, restano
privi di motivazioni profonde. E allora giunge la sfiducia e
persino la disperazione. Così si spiegano i gesti estremi
contro la propria vita e pure gli atti rivolti contro la vita
altrui.
Della situazione qui sommariamente descritta è grande
responsabile la società presente, nelle sue diverse
componenti. I mezzi di comunicazione diffondono messaggi di
violenza ed esempi di superficialità e disimpegno, la
scuola tradisce spesso la sua missione educativa, la famiglia
sovente si mostra carente nel compito formativo. La Chiesa si
affanna a ribadire i valori centrali dell'esistenza, ma il
contesto paganeggiante in cui è immersa la gioventù
indebolisce o addirittura sommerge la voce dei predicatori del
Vangelo.
Di fronte a un così triste paesaggio, si può
ancora sperare nel futuro? Non saremmo cristiani se ci mancasse
la speranza. È una speranza che si deve intrecciare con
l'impegno personale a favorire un cambiamento migliorativo.
Che fare, dunque? Mi pare che occorra proporre ai giovani
ideali o, quanto meno, degli interessi positivi.
Il primo e fondamentale ideale si rapporta alla visione
religiosa dell'esistenza, che fa capire la vita come cammino con
Dio e verso Dio e porta a improntare il proprio agire a tale
visione. La vita riceve così il suo senso pieno ed
è quindi del tutto conseguente l'impegno a riempirla di
opere costruttive per sé e il prossimo. Finalità
derivate o collaterali all'impostazione fondata sulla fede
religiosa, ma riconoscibili anche da chi ha una concezione
"laica" della vicenda umana, sono quelle volte alla
solidarietà in campo sociale, alla corretta azione
politica, alla diligente attività amministrativa.
Anche la proposta sportiva, se intesa come pratica in campo
agonistico o soltanto quale esercizio individuale, dev'essere ben
più valorizzata di quanto non lo sia attualmente. Infine
il largo campo dell'arte e della cultura in genere può
aprire spazi in cui trovare elevate motivazioni. E perché
non considerare anche lo studio dell'esperanto e la sua
applicazione quale terreno fertile e ricco di gustosi frutti?
Dare un contenuto serio alla vita: a questo bisogna
indirizzare i giovani, in questo li si deve premurosamente
aiutare.
Mario Sola
IL LUNAPARK DELLA SERIETÀ
di Giovanni Balconi
|
Ritorno ancora una volta sul tema del Congresso dell'IKUE che
si terrà a Roma all'inizio di settembre.
Il mondo assomiglia a uno strano concerto di campane crepate.
Si assiste a un susseguirsi di sbatacchii e di scampanii
che si rincorrono alla rinfusa e senza un piano armonico, per cui
alla fin fine l'animo avverte un senso di stanchezza e di nausea.
Si gioca a chi assorda di più. Si ha la sensazione di
trovarsi nel Lunapark della serietà, dove tutto sembra
fantasmagorico, attraente, allettante; ed è soltanto
spettacolo, divertimento, svago, caleidoscopio di parole vuote e
retoriche. Il proverbio dice che, per essere bello, il gioco deve
durare poco; e invece si sta prolungando oltre misura.
Scrivo sotto l'impressione di tre recentissimi
avvenimenti.
1 - La Russia ha modificato la legge sulla
libertà di coscienza e sulle associazioni religiose;
riconosce legittimità e concede privilegi, anche sotto il
profilo amministrativo, alla Chiesa ortodossa, alle religioni
islamica, ebraica e buddista; esclude la Chiesa cattolica dalla
tradizione religiosa russa e la retrocede al rango di una
semplice istituzione. Come una qualunque associazione, la Chiesa
cattolica ha bisogno di una licenza d'esercizio, per cui entro il
31 dicembre 1998 dovrà richiedere la debita registrazione
presso la Commissione affari religiosi della Duma. Senza tale
atto essa non avrebbe personalità giuridica e si
troverebbe nella illegalità nell'espletare la propria
missione evangelizzatrice. Non avrebbe pertanto la
possibilità di stampare libri e giornali, di organizzare
pellegrinaggi, di celebrare servizi religiosi in luoghi pubblici,
di affittare locali per le celebrazioni liturgiche. Dovrà
inoltre avvalorare la propria richiesta con il sostegno di almeno
100.000 persone e dimostrare di essere presente in almeno
metà delle province russe. La Commissione statale si
riserva il diritto di verificarne la coerenza dottrinale e di
scoraggiare il proselitismo. Non c'è di che! Meglio tardi
che mai ! Aveva ragione quel tale di affermare che la storia
è come un pendolo; un po' va di qua, e un po' ritorna di
là.
Per la Chiesa cattolica è una notizia, credo, che le
riempie il cuore di amarezza e di perplessità; la
situazione che si sta profilando le complicherà la vita,
ma, nello stesso tempo, la renderà più autonoma.
Ritornano alla mente le prove subite dalla Chiesa sotto l'Impero
romano, quando essa veniva considerate una eteria e quindi
esclusa dal Pantheon perché non aveva l'autorizzazione del
Senato romano. Su tale terreno era avvenuto lo scontro con
l'Imperatore. I cristiani rispettavano lo Stato, ne pagavano le
tasse, si comportavano da onesti cittadini, ma pretendevano il
riconoscimento della soprannaturalità del Vangelo.
2 - Nell'ultima assise di Amsterdam i capi di Stato dei
Paesi della UE hanno preso la decisione di porre la religione
sullo stesso piano delle organizzazioni culturali. "L'UE -si
legge nel documento finale- rispetta lo status, previsto dalle
leggi nazionali, di Chiese, associazioni o comunità
religiose". I Capi di Governo hanno stabilito inoltre di
estendere la fisionomia delle chiese alle organizzazioni
filosofiche, comprese quelle atee. È uno strano sbocco del
dibattito sulla tolleranza protrattosi per parecchi secoli.
È come dire che la religione è un affare privato e
una questione che non interessa a nessuno. In tale materia ogni
Stato si regoli in piena libertà, secondo il sistema che
ritiene più opportuno.
3 - Un giovane di 17 anni uccide un compagno di scuola per
sole 100.000 lire. Un ragazzino di 13 anni partecipa al tragico
gesto e l'indomani si presenta a sostenere gli esami di terza
media come se nulla fosse successo. Nel commentare il triste
episodio, non senza un accorato rammarico, il direttore del
telegiornale si interrogava sulla mentalità dei giovani e
sui moventi che li spingono, pur provenendo da buone famiglie, a
contravvenire ai più elementari principi della morale
pubblica.
Molti cultori della cosiddetta morale laica ritengono che la
salvaguardia della maggior felicità del maggior numero
possibile sia la base teorica da cui partire per superare la
conflittualità, per giungere al rispetto del prossimo e
quindi per garantire la norma fondamentale della moralità
che consiste nel non uccidere. È sufficiente un
presupposto del genere o esso sta a dimostrare che si pretende di
costruire una montagna su un terreno franoso, formato per lo
più di grotte e di caverne?
Per noi credenti è inutile e sterile perderci in
acrimonie e in geremiadi. Il processo storico è tale per
cui si esige da parte nostra un rinnovato e ineludibile impegno
di evangelizzazione.
È sfuggire alle nostre responsabilità il
rifugiarci nel sogno chimerico di una imminente fine del mondo o
di una apocalisse purificatrice che sfoci nella metamorfosi della
umanità. È vero che una posizione del genere oggi
è sostenuta anche a livello scientifico, per cui risuonano
sempre più insistentemente i temi della decrepitezza del
mondo, del colosso dei piedi di argilla, del monopolio con
cadavere, però io penso che siano ben altri i versanti su
cui incamminarci.
Quale stile di vita può derivare dalle contraddizioni
in cui siamo invischiati noi adulti e da educatori che un giorno
ti cucinano la verità secondo determinate ricette e il
giorno successivo con ingredienti esattamente opposti? Non
è che per caso si stiano raccogliendo i risultati di una
martellante propaganda della trasgressione eretta a sistema, a
criterio di modernità e di progresso, a modello di
personalità? Non è farisaico e ipocrita stupirsi e
scandalizzarsi delle conseguenze? Se il grano è di cattiva
qualità il raccolto sarà inesorabilmente scarso.
Quando il canale che porta l'acqua al mulino viene deviato, la
macina giocoforza si ferma.
Zamehof non ha aspettato che i colleghi abbassassero i prezzi
delle loro prestazioni; ha chiesto pochi kopechi ai suoi pazienti
e così ha dato la possibilità anche ai non abbienti
di accedere alle cure oculistiche. Quando poi, assieme ad altri
luminari della medicina, è stato chiamato al capezzale
dell'uomo ricco, non essendo riuscito a strapparlo alla morte, ha
restituito ai parenti la lauta parcella, che pur gli avrebbe
fatto comodo. Non gli è sembrato giusto essere pagato per
un insuccesso.
Il nostro compito non consiste tanto nel correggere le idee
distorte, quanto piuttosto nel mostrare, nella pratica e con
motivazioni serie e ineccepibili, che cos'è il
cristianesimo e cosa significa seguire l'insegnamento di
Gesù.
Ci si sta ripetendo, e parlo di noi credenti, un po' troppo.
Siamo dei dischi di stampo antico, che contengono un numero
limitatissimo di brani musicali, e non come un moderno CD a fibra
ottica che registra una infinità di combinazioni. Il
Vangelo è una Buona Notizia e tale rimane. Solo
così cattura l'attenzione.
Dopo la sua conversione, Paul Claudel ha imparato a fare il
segno della Croce da una povera donna anziana, che, uscendo dalla
Chiesa, ha tracciato su di sé quel gesto con profonda
devozione.
Ben vengano le inchieste demoscopiche sugli orientamenti
religiosi e sugli umori spirituali dell'opinione pubblica,
perché rappresentano importanti strumenti di pastorale;
saranno però la qualità del nostro sorriso, il
manifestare attraverso i nostri occhi lo sguardo buono, benevolo,
paziente di Dio, il nostro spirito di preghiera, la gioia
dell'animo nonostante le insopprimibili e inevitabili
preoccupazioni, sofferenze, difficoltà, la serenità
del nostro cuore, le nostre relazioni sociali improntate a vero
rispetto reciproco, ad amore cordiale e corale, a convincere
circa la verità del cristianesimo.
Ridotta a sorgente di aggregazione civile, la religione
è inderogabilmente destinata al fallimento, perché
sostituibile con altri fattori e variabili.
Il Signore ti mette in mano una lampada; tocca a te tenerla
accesa e portarla là dove si ha bisogno, magari
inconsapevolmente e persino rifiutandola, della luce.
Mons. Giovanni Balconi

LIBRI IN ESPERANTO
e materiale vario disponibile
presso il Centra Oficejo dell'IKUE,
via di Porta Fabbrica 15, 00165 Roma
|
1) |
SKLAVOJ DE DIO di Gardonyi.......................... |
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6.000 |
2) |
LA IMITADO DE KRISTO................................ |
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6.000 |
3) |
FRANCISKO EL ASIZO di N.G.M. van Doornik............ |
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10.000 |
4) |
LA SANKTA BIBLIO -edizione londinese-............... |
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40.000 |
5) |
TRANS LA SILENTO - Lettere di
Benedetta Bianchi Porro e testimonianze............. |
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5.000 |
6) |
KATOLIKA PREGARO a cura di don Ferdinando Longoni... |
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2.000 |
7) |
LA VOJOJ DE LA EKLEZIO - Enciclica di Paolo VI...... |
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5.000 |
8) |
ENKONDUKO AL EKUMENAJ PROBLEMOJ di mons. W.Miziolek. |
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4.000 |
9) |
LA ŜUISTO DE GWIDEL di Erwan ar Menga............... |
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5.000 |
10) |
DIO ESTAS AMO di Erwan er Menga..................... |
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5.000 |
11) |
LA LIBRO DE AMO di Follerau......................... |
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5.000 |
12) |
LA CHIESA E IL PROBLEMA DELLA LINGUA AUSILIARE
INTERNAZIONALE di Giorgio Korytkowski............... |
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5.000 |
13) |
LA EVANGELIO DE SANKTA JOHANO -edizione londinese-.. |
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1.000 |
14) |
ESPERANTO POR INFANOJ di Glastone Solomon........... |
£. |
2.000 |
15) |
HIMNO DE LA KREITARO di San Francesco d'Assisi
(serie di 10 cartoline)............................. |
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3.000 |
16) |
BILDKARTOJ di S. Francesco d'Assisi con: |
|
16/1 la Simpla Prego................................ |
£. |
150 |
|
16/2 il Kantiko de la kreitajo...................... |
£. |
150 |
|
16/3 la Beno........................................ |
£. |
150 |
17) |
IL MONDO CATTOLICO E L'ESPERANTO
- pieghevole di propaganda.......................... |
£. |
50 |
18) |
LAUDO PRO LA SOCIAJ KOMUNIKILOJ di P. Alberione
- cartolina......................................... |
£. |
50 |
All'importo vanno aggiunte le spese postali. |
|

LA KATOLIKA ESPERANTISTA MOVADO JE LA SERVO DE LA
EKLEZIO
|
Tute specialan kaj ekskluzivan utilon la esperantista
katolika movado povas havigi al sia Eklezio.
Mi jam atentigis ke la lingvo kaj la kulturo, kiu sur ĝi
baziĝas estas fundamento de ia pensmaniero, de ia
ĝenerala vidado de la realo. La liturgio, definitive ligita
al la nacia lingvo, adaptiĝas harmonie al la idiomo nacia
aŭ loka, kaj eĉ la enhavo de la komunikado estas
influata de la specifa esprimformo. Eble nur pensnuancoj, sed,
iukaze, ankoraŭ pli grandaj diverĝoj montriĝas
konsekvence de la uzo de unu anstataŭ de alia lingvo.
Nu, bone, la Eklezio, kiam ĝi eliras el la kadro nacia
aŭ, iel ajn, loka kaj agas sur tutmonda nivelo, devas
liberiĝi de la "sklaveco" de aparta lingvo. La uzado de la
lingvo latina, kiu iam estis universala, kaj la restinta
alkroĉiĝo al ĝi pruvas la konvinkon de la Eklezio
pri tio. Do, kiam okazas celebroj de liturgiaj ritoj en
internacia medio, la Eklezio ne povas resti limigita de iu ajn
nacia lingvo. Kaj samtempe la uzo de latino kontraŭas la
direktivon en la lastaj jaroj sekvitan: tio estas doni eblecon al
la fideluloj partopreni efektive la liturgion komprenante la
signifon de la religiaj tekstoj.
Samaj konsideroj devus esti farataj rilate la ĉiam
kreskantajn renkontiĝojn -kongresojn, kunvenojn, debatojn-
kiuj koncernas la Eklezion. Dum mondaj ekleziaj kunvenoj, fakte
la diskutoj disvolviĝas en disigitaj lingvaj grupoj, kaj pli
maloftaj estas la ĝeneralaj renkontiĝoj, dum kiuj tamen
necesas la tradukaparatoj. Kaj kiom diri pri la Papaj
aŭdiencoj, dum kiuj la pontifikaj alparoloj en lingvo itala
estas direktataj al fidelularo ofte plejparte ne itala?
La disvastigo de Esperanto en la mondo kaj la alproprigo al
si de ĉi tiu universala lingvo transpasigus la menciitajn
malfacilaĵojn. Sendube, antaŭkondiĉo por ke tio
efektiviĝos estas la larĝa disvastiĝo de
esperanto. Sed, aliflanke, iompostioma alpreno de esperanto fare
de la Eklezio siaflanke forte instigus la katolikaron -kaj ne nur
ĝin- akiri la konon de la internacia lingvo. Insiste klopodi
por favori tiun proceson estas nia meritplena tasko helpe al la
Eklezio.
La historio de la katolika movado konfirmas plene la
fidelecon al la Eklezio de ĝiaj esperantistoj filoj.
En la glora panoramo de la protagonistoj de la katolika
esperantista movado, super ĉiuj elstaras la personeco de
sankta Maksimiliano Kolbe, la "kavaliro de la Sankta Virgulino",
tiel dediĉita al Dio kaj al la Eklezio ke li, ardanta je ia
fajro de la karitato, eĉ oferdonis sian vivon. Havante kiel
patronon tiel altan modelon, la katolikaj esperantistoj devas
senti sian respondecon esti indaj je li.
Rapida trarigardo al kelkaj distingiĝaj esperantistoj de
la tempo pasinta povas konvinki pri la meritoj de ili akiritaj
antaŭ la socio kaj, aparte, antaŭ la katolika
komunumo.
Granda itala esperantisto estis la franciskano Patro Modesto
Carolfi. Lia meritplena poresperanta sindediĉo strikte
ligiĝis al apostolagado per verko de religiaj libroj kaj
artikoloj, per predikado kaj en personaj interrilatoj. Dum
memoriga solenaĵo, d-ro Bruno Marini diris: Modesto Carolfi
volis esperanton je la servo de la Eklezio. Li intuiciis
ĝian potencialon. Ĝiajn fruktojn li spertis kiam multaj
personoj nekatolikaj, eĉ se komence nur altiritaj de lia
internacia famo de elstara esperantisto, post konatiĝo kun
li kaj konkeritaj de lia fajna afableco estis ankaŭ
konkeritaj de lia kredatesto kaj de lia ekzemplo en la vivo. Mi
havas pravigitan motivon por opinii ke pli ol unu animo trovis en
la esperantista laboro de la franciskana patro Modesto Carolfi
ankaŭ la vojon al la kredo".
Alia franciskano, patro Albino Ciccanti, kiun ni ĉiuj
havas en la memoro, portis la kristanan mesaĝon tra la mondo
kaj speciale tiun de Sankta Francisko el Asizo uzante esperanton
kiel perilon por disvastigo de la evangelio.
La litova sacerdoto Aleksandro Dombrowski estis esperantisto
de la unua horo. Li propagandis plenkonvinke la novan lingvon kaj
skribis multe, aparte religiajn verkojn ankaŭ poeziajn. En
li estis enradikita la konvinko ke la esperantista
engaĝiĝo utilis laŭ vidpunkto ĉu humanisma
ĉu religia. Ĉu povas troviĝi pli da devoteco ol en
ĉi tiuj liaj versoj skribitaj okaze de la elekto de Papo Pio
X? Jen ili:
Ĉesis jam viva malgajo publika
Dio ĝojigis la Kristeklezion:
Sur trono Petra la mond' katolika
Salutas Pion.
Grincu per dentoj infera serpento!
Nin ne timigas jam via envio:
Tra l'maraj ondoj kaj forta la vento
Nin gvidos Pio!
Oni diradu ke Petra la Ŝtono
Jam detruiĝas, fariĝas nenio...
Granda mensogo! Jen sankta la trono
Kaj sur ĝi Pio!
Tial laboru sen tim' kristanaro
Ĝis kiam estos, laŭ vorto de Dio:
Unu paŝtisto kaj unu ŝafaro...
Vidu ĝin Pio!
Patro Emile Peltier, franco, plenumis eminentan rolon en la
historio de la katolika esperanto-movado, ĉar fakte estis li
kiu naskigis ĝin. Li fondis la revuon "Espero Katolika", la
plej malnova esperantista revuo ankoraŭ ekzistanta.
Pastro Peltier emfazis la temon de la frateco, memorigante ke
la ideo de frateco estas esenca katolika karaktero kaj tio estas
laŭ ordono de Dio. Unuaranga zorgo de Peltier estis la
atingo de aprobo fare de la ekleziaj aŭtoritatoj al la
katolika esperanto organizo, tial li volis ke estu prezentataj al
la Papo la unuaj numeroj de Espero Katolika, sekve de kio alvenis
al li la beno de la Sankta Patro. Pastro Peltier, en sia unua
prediko en la internacia lingvo, okaze de la dua Kongreso de
Esperanto en Ĝenevo, ricevinte la petitan permeson por tio,
tiele komentariis la ricevon de la Papa beno: "La apostola beno
estas por esperanto kiel bapto sankta, kaj ni katolikoj uzos la
internacian lingvon nur por sanktaj celoj, kaj por la morala bono
de la homaro".
Alian eminentan personecon, en la esperantista movado, ne nur
katolika, havis mons-ro Luigi Giambene, kiu, danke al siaj
rilatoj kun Papo Pio X, povis akiri favorajn deklarojn de la Papo
mem. Pio X kutimis nomi mons-ron Giambene "monsinjoro Esperanto".
Do, tiele esperantisto estis ankaŭ fizike, kaj ne nur
spirite, proksima al la ĉefo de la Katolika Eklezio.
Altvaloraj kaj plensignifaj la deklaroj venintaj el tiu Papo,
kiuj pruvas la plenan sintonion de esperanto kun la celoj de la
Eklezio. Jen la fama frazo: "Esperanto havas antaŭ si
grandan estonton" kaj la alia aserto: "Mi vidas en Esperanto
validan rimedon por la konservo de unueco inter la katolikoj de
la tuta mondo".
Sed ni ne bezonas reiri al iom malproksimaj tempoj por trovi
la pruvon de konstanta konformiĝo al la Eklezia majstreco.
La karmemora mons-ro Longoni lasis al ni plej nedubeblan kaj
konvinkan ekzemplon de fideleco kaj sindonemo al la Eklezio. Li
sindediĉis al esperanto, sed tamen neniel li preterlasis
siajn aliajn gravajn taskojn serve al la Eklezio, kaj li skrupule
kaj ĉiam tutprete sin submetis al la decidoj de la ekleziaj
superuloj kaj metis je dispono de la fideluloj siajn talentojn de
saĝeco kaj de profunda religieco.
Alportas plian pruvon de ortodoksa kunlaboro, en obeo al la
gvidaj instruoj de la ekleziaj paŝtistoj, la plena
partopreno kaj la regula kunlaboro flanke de la katolika movado
al la laŭdindaj ekumenaj iniciatoj kune deciditaj kaj
realigitaj kun niaj protestantaj fratoj. Sed, tio, ĉiam
atentante ke ĉu liturgie, ĉu doktrine ni restu sur la
linio montrita de la Ekleziaj respondeculoj. IKUE, precipe danke
al la prudenta gvidado de prezidanto don Duilio Magnani, multe
meritis tiusence, kaj la itala UECI sammaniere kondutis por ne
devojiĝi for de la hierarkiaj atentigoj.
Sankta Patrino Eklezio. Ĉi tiu formulo bonege esprimas
la naturon de la katolika komunumo, al kiu ni apartenas.
Sankta, ĉar, malgraŭ la malforteco kaj la pekemo de
la homoj, kiuj ĝin konsistigas, la Sankta Spirito kiu animas
la Eklezion gardas por ke la homaj malperfektaĵoj ne bremsu
la atingon -tra la zigzagaj kaj konfuzaj ĉiutagaj
okazaĵoj- de la fina triumfo de la Eklezio mem kaj de la
starigo de la Dia Regno.
Patrino, ĉar la Katolika Eklezio pacience, laŭkaze
forte aŭ delikate admonante, daŭre alvokas al si
ĉiujn homojn, malfermas siajn brakojn por akcepti ilin
pardonpreta, malgraŭ la malamoj, la perfidoj, la
indiferenteco kontraŭ ĝi. Senlace la Katolika Eklezio
instruadas, memorigante al ĉiuj homoj la eternajn verojn, ne
timante kontraŭi al la regantoj de la mondo aŭ al la
dominantaj ideoj, por resti fidela al sia Dio kaj esti atestanto
de Lia justeco.
Al ĉi tiu Eklezio, kiu kondukas nin al la sola nedubeble
certa savo, ni katolikaj esperantistoj volas esprimi niajn
dankajn sentojn: en ĝia sino ni sentas nin sekuraj.
Al ĉi tiu Eklezio ni volas eldiri nian fidelecon. Ni
akceptas la instruojn venantajn el la Papo kaj el la
paŝtistoj kun li unuigitaj: dum en la mondo klare
rimarkiĝas la senorientiĝo de la nuntempaj homoj,
interne de la Eklezio daŭre oni povas levi la okulojn al
lumturo kiu doktrine kaj morale indikas la ĝustan vojon.
Al ĉi tiu Eklezio ni konfirmas nian volon kunlabori same
kiel ĉiuj vivantaj kaj viglantaj ĝiaj filoj, sed krome
konvinkitaj ke uzante kaj disvastigante tiun nian propran
trezoran havaĵon, kiu estas esperanto, ni povas plue kaj
meritplene esti bonaj katolikoj en kompleta agordo kun la
respektata kaj amata Sankta Patrino Eklezio.
m.s.
Prelego farita dum la UECI-Kongreso 1996.
La eldono de la Meslibro kaj Legaĵaro por dimanĉoj
kaj festoj en la versio aprobita de la Sankta Seĝo estas
preta.
Meslibro kaj Legaĵaro por dimanĉoj kaj
festoj
Aŭtentika eldono por la liturgia uzo
2 Volumoj el 688+216 paĝoj Lukse binditaj
ISBN 88-209-2080-8
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VIDKASEDO EN ESPERANTO
SISTEMO VHS/PAL-KOLORA
LA MORTOTUKO
signo de nia epoko
EVANGELIO VERKITA PER LA SANGO
Silenta atestanto pri la Pasiono, Morto kaj Resurekto de Jesuo
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DOKUMENTA FILMO - DAŬRO: ĉ. 55 MIN., KOLORA
Produktita kaj realigita de Alberto Di Gilio
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Prezo: 50.000 italajn lirojn + sendokostoj
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videocassetta sulla Sindone. Per i membri dell'UECI il prezzo dei
due volumi del Meslibro è di lire 120.000, quello della
videocassetta è di lire 50.000, a cui vanno aggiunte le
spese di spedizione di lire 15.000. Gli importi devono essere
versati sul CCP n° 11129475, a nome dell'UECI, viale Zavagli
73,47030 Rimini, al quale indirizzo va inviata la comunicazione
relativa al materiale richiesto.
|
|

Ekde ĉi tiu numero ni publikigos rubrikon pri libroj
senditaj por recenzo. La eldonistoj bonvolu havigi po du
ekzemplerojn de ĉiu verko.
|
RICEVITAJ LIBROJ
|
LERNOLIBRO PRI SANKTA RITA. La 15
Ĵaŭdoj.
Tradukis Lina Gabrielli. Eldonis C.E.P. 60 paĝoj. 21x10 cm.
9.000 liroj. Mendebla ĉe Lina Gabrielli, via Sacconi 65,
63100 Ascoli Piceno.
La libreto ofertas al la devotuloj de Sankta Rita -nomata "la
sanktulino de la neeblaĵoj"- tekston por la pia praktikado
de la 15 Ĵaŭdoj. Por ĉiu tago troviĝas ero de
la biografio de la sanktulino, rakonto pri graco ricevita danke
al sia perado, sugesto por medito kaj fina preĝo.
|
|

RISERVATO AI GIOVANI
L'Unione Esperantista Cattolica Italiana ha
istituito un premio, del l'importo di lire 500.000, da
assegnare ad un giovane italiano iscritto all'UECI o
all'IKUE, di età compresa tra 18 e 30 anni, che
abbia conseguito il diploma di esperanto di 3°
grado. La somma sarà erogata quale contributo per
la partecipazione ad un Congresso dell'IKUE o ad un
Congresso esperantista ecumenico. I concorrenti aventi
i requisiti richiesti devono segnalarsi al dr. Serio
Boschin, via Eritrea 8, 31100 Treviso, tel/fax
0422-25381
|
Ascoltiamo RADIO VATICANA in
esperanto
ore 21,20: |
Domenica |
OM 527; 1530; OC 3945 (76,04); 5882 (51); FM 93,3; 105 |
Mercoledì |
OM 1611; OC 6185 (48,50); 7365 (48,73); FM 96,3 |
Radio Vaticana, Esperanto 00120 Città del VATICANO
|
Homo Pilgrimanto
Ho gvidu min, afabla lum' el la terur' malhela
Vi ĝuste gvidu min!
La nokto estas nigra,
kaj mi fore de la hejm',
vi ĝuste gvidu min!
Je mia pied' ho lumu,
ne ke la lasta fin' al mi jam malkaŝiĝu,
unu paŝo sufiĉas do al mi.
Ne ĉiam mi tiele preĝis,
ke vi ĝuste gvidu min.
Mi erarante amis proprajn vojojn;
nun vi ĝuste gvidu min !
Al la blindiga tago
kaj fiera senso mia -ne rememoru !-
mi blinde min fordonis.
Vi min en la mallum' de longe jam benadis.
Ho gvidu min tra rifoj, marĉ' kaj erikejo,
ĝis la nokto estos forfuĝinta
kaj salutos min en la maten'
de la anĝeloj am' de l' paradizo,
de kiu mi dum longa temp' foriris.
laŭ preĝo de John Henry Newman
"HOMO VIATOR"
pilgrim-preĝlibro, Kelevaer
N°-160
traduko el la germana de Hugo Westhoff
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NORME ASSOCIATIVE E QUOTE PER L'ANNO
1997
L'Unione Esperantista Cattolica Italiana (UECI) è
sezione della Internacia Katolika Unuiĝo
Esperantista (IKUE), pertanto ogni associato dell'UECI
è contemporaneamente socio dell'IKUE.
LE QUOTE PER L'ANNO 1997 SONO LE
SEGUENTI:
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Associato ordinario senza Espero Katolika
|
£.
|
20.000
|
(di cui 3.000 al gruppo locale)
|
Associato sostenitore senza Espero Katolika
|
£.
|
40.000
|
(di cui 6.000 al gruppo locale)
|
Associato vitalizio senza Espero Katolika
|
£.
|
400.000
|
(di cui 60.000 al gruppo locale)
|
Associato ordinario con Espero Katolika
|
£.
|
50.000
|
(di cui 3.000 al gruppo locale)
|
Associato sostenitore con Espero Katolika
|
£.
|
100.000
|
(di cui 6.000 al gruppo locale)
|
Associato vitalizio con Espero Katolika
|
£.
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1.000.000
|
(di cui 60.000 al gruppo locale)
|
Associato giovane
|
£.
|
10.000
|
(di cui 1.500 al gruppo locale)
|
Associato giovane con Espero Katolika
|
£.
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25.000
|
(di cui 1.500 al gruppo locale)
|
Associato familiare
|
£.
|
10.000
|
(di cui 1.500 al gruppo locale)
|
Si richiama l'attenzione sulla categoria
"Amico dell'UECI"costituita da simpatizzanti
dell'Unione che vogliano contribuire alle sue
finalità versando una somma non inferiore alle
lire 5.000 che dà diritto a ricevere materiale
informativo sulla vita dell'associazione.
Solo abbonamento a Katolika Sento
|
£. 10.000
|
Solo abbonamento a Espero Katolika
|
£. 27.000
|
Abbonamento a Dia Regno (periodico degli
esperantisti protestanti)
|
£. 15.000
|
I versamenti vanno fatti sul C.C.P. n.
11129475, UECI, viale Zavagli 73, 47900
Rimini.
N.B. Katolika Sento è inviato a tutti
gli associati, tranne che ai familiari.
-
È associato giovane chi non ha superato i
25 anni.
-
È associato familiare chi convive con altro
associato.
-
Per l'abbonamento all'estero aggiungere lire
4.000 per spese di spedizione.
-
Specificare nella causale del versamento la
categoria dell'associato, l'anno di nascita dei
giovani, l'esatto indirizzo per il recapito di
K.S., la destinazione di eventuali offerte.
-
I gruppi locali trattengono le parti di loro
spettanza, versando solo la differenza, mentre la
quota dei soci individuali va interamente
all'UECI.
|

50° CONGRESSO DELL'INTERNACIA
KATOLIKA UNUIĜO ESPERANTISTA
(Roma-Rimini 31 agosto-7 settembre 1997)
Sotto l'Alto Patronato del Capo dello Stato
Tema: Andate e predicate il Vangelo a tutte le
creature
|
Domenica 31 agosto: Arrivo dei congressisti a
Roma.
Ore 19: S. Messa.
Ore 20: Cena.
Ore 21: Interkona vespero
Lunedì 1 settembre:
Ore 10: S. Messa concelebrata all'altare della Cattedra in S. Pietro.
ore 11: Visita della Basilica di S. Pietro.
Ore 13: Pranzo libero.
Ore 16: Inaugurazione del Congresso in Campidoglio,
ore 19,30: Cena
Martedì 2: ore 11: S. Messa nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo.
Ore 12: Pranzo libero.
Ore 15: Visita delle Basiliche.
Mercoledì 3: ore 7: S. Messa nell'Istituto Madonna del Carmine.
ore 11: Udienza Pontificia
ore 12,30: Partenza in autopullman alla volta di Rimini.
Pranzo in autogrill
ore 20 (circa): Arrivo a Rimini.
Sistemazione nei diversi alberghi.
Cena.
Giovedì 4: ore 9: Assemblea dell'UECI.
ore 15: Relazione sul tema congressuale
ore 16: Cerimonia ufficiale pubblica
ore 18: S. Messa
ore 21 : Crociera in mare
Venerdì 5: ore 9: Relazione sul tema congressuale.
ore 10: Assemblea dell'IKUE
ore 15: Visita a San Marino
ore 18: S. Messa. Serata libera
Sabato 6:ore 9: S. Messa nel santuario Madonna della misericordia,
ore 10: Visita alla città di Rimini.
Nel pomeriggio eventuale prosecuzione dell'assemblea dell'IKUE
ore 21 : Concerto
Domenica 7: S. Messa.
ore 11 : S. Messa
ore 12: Chiusura del Congresso.
Norme tecniche: A Roma i congressisti I alloggeranno presso l'Istituto Madonna del Carmine nella località di Sassone, in prossimità di Ciampino, a una quindicina di chilometri da Roma. La località è servita dalla ferrovia. Tutti gii iscritti al Congresso riceveranno tempestivamente le informazioni utili per raggiungere la sede congressuale. Com'è già noto, nel detto Istituto si consumeranno la colazione e la cena, mentre il pranzo, libero, si farà a Roma.
A Rimini i congressisti saranno distribuiti in più alberghi -dove otterranno pensione completa- tutti nel quartiere di S. Giuliano mare, in prossimità della spiaggia. Nella chiesa posta al centro del quartiere e nell'adiacente salone-teatro si succederanno i vari momenti congressuali.
La quota di adesione varia a seconda della data
di pagamento e della propria età. Infatti, i
giovani, che al 31 agosto 1997 non avranno compiuto
ancora i 30 anni di età, versano la quota di
adesione dimezzata.
I giovani devono indicare in questo modulo la
propria data di nascita.
QUOTE DI ISCRIZIONE PER
L'ITALIA
|
ADULTI
|
100.000
|
GIOVANI
|
50.000
|
|
Le quote di iscrizione vanno versate
soltanto nei modi indicati
|
|
La quota di iscrizione non è
rimborsabile, anche se chi aderisce non può
partecipare al Congresso per propria decisione o per
qualunque altro motivo esterno, anche se il Congresso
non ha luogo, o si svolge in un'altra città o in
date differenti da quelle comunicate in origine.
La quota di adesione rappresenta il contributo dei
congressisti per le pure spese organizzative ed
essa non comprende l'alloggio, le gite, i trasporti
ed altri servizi da pagarsi a parte, dei quali
sarà data notizia e verranno distribuiti moduli
di prenotazione, tramite pubblicazione sulle riviste
Katolika Sento ed Espero Katolika, o mediante lettera
personale inviata a ogni iscritto al Congresso. La
quota di iscrizione non dà diritto alla
prenotazione alberghiera, per la quale ogni
iscritto dovrà riempire un modulo a parte. La
quota di iscrizione non comprende alcuna
assicurazione.
L'iscrizione al Congresso è strettamente
personale e non è trasferibile ad altra
persona. Per ogni data limite indicata e
per altre condizioni vale la data del pagamento. Il
modulo di adesione inviato senza contestuale
pagamento completo dell'iscrizione, non sarà
preso in considerazione.
Chi firma questo modulo di adesione conferma di
rispettare il Congresso, impegnandosi a non compiere
nessuna azione che sia contro gli scopi e le
caratteristiche del Congresso o che ne provochi
danno.
HO LETTO LE CONDIZIONI PER L'ADESIONE
AL CONGRESSO,
INDICATE SU QUESTO MODULO, E LE
ACCETTO:
Data
...................... Firma..........................
|
|
(modulo:
fronte)
(modulo:
retro)
50° Congresso dell'IKUE
1997
ROMA - RIMINI
31 AGOSTO - 7 SETTEMBRE
SOTTO L'ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA
RECAPITO DELL'ORGANIZZAZIONE:
CENTRA OFICEJO DE IKUE, VIA DI PORTA FABBRICA, 15
I-00165 ROMA RM - TEL./FAX (06) 63.28.39
MODULO DI ADESIONE
QUESTO MODULO, UNA VOLTA COMPILATO, VA INVIATO
ALL'INDIRIZZO INDICATO QUI SOPRA. I PAGAMENTI VANNO
EFFETTUATI ALLO STESSO INDIRIZZO MEDIANTE:
Versamento o postagiro a favore del c/cp n. 23 29 00
00 intestato IKUE o mediante vaglia postale,
intestato al Sig. Carlo Sarandrea, stesso
indirizzo
Spedire questo modulo dopo aver effettuato il
pagamento altrimenti l'adesione non sarà
valida.
È necessario allegare fotocopia della
ricevuta di pagamento
COGNOME ....................................
NOME .......................................
INDIRIZZO...................................
TELEFONO (con prefisso).....................
FAX .................. POSTA ELETTRONICA
......................
DATA DI NASCITA (per chi ha meno di 30
anni):..................
Aderisco al 50° Congresso dell'IKUE secondo
le condizioni indicate qui a tergo.
Ho versato la mia quota di adesione: □
con versamento o postagiro sul c/cp 23290000.
□ con vaglia postale o telegrafico intestato a
Carlo Sarandrea
ADESIONE/PERIODO (barrare la relativa
casella)
|
□ ADULTO
|
□ 1 ° PERIODO
|
|
|
□ 2° PERIODO
|
|
□ GIOVANE
|
□ 3° PERIODO
|
Lire .........
|
□ OFFETA PER IL CONGRESSO
|
Lire .........
|
□ OFFETA PER AIUTARE LA PARTECIPAZIONE
DI CONGRESSISTI CON PROBLEMI ECONIMICI:
|
Lire .........
|
|
Somma totale versata
|
...................
|
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COMITATO CENTRALE
UECI
Presidente e direttore di Katolika Sento: Mario
SOLA, via Brighinzio 7,13100 Vercelli, tel. - fax 0161
- 255434.
Vice presidente e incaricato giovanile: Carlo
SARANDREA, Via di Porta Fabbrica 15, 00165 Roma -tel.
06-631805-fax 06-632839
Segretario e cassiere: Serio BOSCHIN, via
Eritrea 8, 31100 Treviso, tel.-fax 0422-25381.
Consiglieri: Don Duilio MAGNANI, viale C.
Zavagli 73, 47030 Rimini, tel.-fax 0541-26447;
Giovanni CONTI, via F. Filzi 51, 20032 CORMANO (MI),
tel. 02-66301958 - fax 02/66302110;
Antonio GAMBUTI; via V. Bellini 24, 47039 Savignano sul
Rubicone (FO), tel. 0541 -944523;
Elisabetta CASAGRANDE BERARDI, via dello Sport 12,
40065 Pianoro (BO), tel. 051-776592.
Assistente Ecclesiastico: Mons. Giovanni
BALCONI, p.zza Duomo, 16, 20122 Milano, tel. 02/878014
- 8586274.
Grafica e impaginazione di Katolika Sento: Mario
GUILLA, via Benadir 62, 13100 Vercelli.
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